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Se si parla di cioccolato, non si può non parlare di Torino.

La Città della Mole, infatti, non è solo famosa per la bellezza dei suoi palazzi storici e i suoi affascinanti portici, ma anche per l’arte della lavorazione del cioccolato, che qui ha trovato uno dei suoi centri più illustri in Italia e nel mondo.

Dalle prime tazze di cioccolata calda servite alla corte sabauda ai celebri gianduiotti, Torino ha saputo trasformare la lavorazione del cacao in una vera e propria arte, guadagnandosi il titolo di capitale del cioccolato.

Le origini del cioccolato a Torino

Quella tra Torino e il cioccolato è una dolce storia d’amore, che ha inizio nel 1560. È in quell’anno, infatti, che Emanuele Filiberto di Savoia offre simbolicamente una tazza fumante di cioccolata alla città, per festeggiare il trasferimento della capitale ducale da Chambéry a Torino. Da questo momento in poi, quella del cioccolato a Torino è destinata a diventare una vera e propria arte culinaria.

Un altro momento significativo per la storia del cioccolato è il 1678, quando Maria Giovanna Battista, seconda Madama Reale, concede la prima licenza ufficiale per la produzione e la vendita di cioccolato in forma liquida ai maestri cioccolatieri.

Nel corso del 1700 iniziano quindi ad aprire numerose botteghe artigianali, oggi locali storici, dove i maestri cioccolatieri si dedicano a sperimentare nuove ricette e tecniche di lavorazione. Torino inizia così a diventare un vero e proprio punti di riferimento in Europa per la lavorazione del cioccolato, distinguendosi per la qualità e la raffinatezza delle sue creazioni e rendendolo una specialità di artigianato Made in Italy, ambitissima e apprezzata anche fuori dai confini italiani.

Dalla passione e dall’innovazione nascono infatti delle specialità uniche, come il Bicerin, una bevanda a base di cacao, caffè e crema di latte da consumare calda e rigorosamente non mescolata, per assaporare al meglio l’equilibrio perfetto delle varie componenti, il cremino, cioccolatino con tre strati di cioccolato, e il gianduiotto, il cioccolatino simbolo della città di Torino.

Il gianduiotto: la storia del cioccolatino torinese

Dalla caratteristica forma a barca rovesciata e primo cioccolatino della storia ad essere incartato singolarmente, il gianduiotto non è un cioccolatino come tanti altri. La sua storia inizia nel 1806, quando a causa del blocco economico imposto da Napoleone che limitava l’importazione di cacao, i mastri cioccolatieri torinesi si ritrovano costretti a trovare un’alternativa per mandare avanti la produzione di cioccolato. L’idea vincente è quella di creare un nuovo tipo di impasto, mescolando il poco cacao disponibile alle nocciole “Tonda gentile” delle Langhe e ottenendo così una pasta morbida e vellutata, dal sapore delicato ma intenso.

Ma è poi l’incontro tra Pierre Paul Caffarel e il chocolatier Michele Prochet a portare alla vera e propria creazione del gianduiotto. Con la loro collaborazione, infatti, nasce prima il “givu”, in piemontese “mozzicone di sigaro”, e poi, in seguito ad alcuni aggiustamenti e migliorie alla ricetta, nasce il gianduiotto come lo conosciamo (e amiamo) oggi. Più precisamente, nel 1865, l’anno in cui il cioccolatino viene presentato per la prima volta al pubblico in occasione del Carnevale, con la maschera Gianduja che distribuiva i dolcetti per le strade della città alle persone in festa.

Da questo momento in poi, i cioccolatini prendono il nome di gianduiotti e il successo è immediato.

Dalle origini reali alla creazione del gianduiotto, passando per il Bicerin e tante altre specialità artigianali: Torino vanta una lunga tradizione nella lavorazione del cioccolato, costellata di nomi di rilievo come Caffarel, Pfatish, Baratti&Milano, Venchi e tanti altri. Veri e propri pionieri, che hanno contribuito con la loro passione e inventiva a rendere grande l’industria del cioccolato e, in particolare, a rendere Torino il maggior centro italiano per la sua lavorazione.

La Città della Mole, infatti, continua a portare avanti la sua tradizione cioccolatiera, con le sue cioccolaterie storiche, le grandi aziende e le piccole realtà artigianali. Ma, soprattutto, celebra e contribuisce a far conoscere nel mondo l’arte del cioccolato, con il festival di Cioccolatò: una manifestazione con feste, eventi, degustazioni e mostre, che ogni anno richiama visitatori da tutto il mondo e rappresenta un’occasione per scoprire e gustare le eccellenze del cioccolato torinese.

Se stai programmando una visita a Torino, non perdere l’occasione di vivere questa tradizione in prima persona, con un tour alla scoperta delle migliori cioccolaterie e un soggiorno nella nostra Stanza Sogno Gianduiotto: la stanza ispirata al cioccolatino simbolo della città, arredata con gusto e dotata di tutti i comfort necessari per offrirti una parentesi di dolcezza nel tuo viaggio.